Il progetto Respiro in favore degli orfani di vittime di femminicidio cresce e si allarga oltre i confini nazionali. Grazie al sostegno di uno dei partner del progetto, il Cismai (Coordinamento italiano dei servizi contro il maltrattamento e l’abuso all’infanzia), Respiro è infatti entrato in rete con ISPCAN (International Society for the Prevention of child abuse & Neglect), un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro con sede negli Stati Uniti che riunisce i professionisti che lavorano per la prevenzione e il trattamento di tutte le forme di violenza, abuso o abbandono dei bambini.
Grazie al lavoro di ISPCAN e dei suoi membri, tra cui Cismai, ogni anno migliaia di minori vengono aiutati a superare l’abbandono e gli abusi e a migliorare la loro vita.

“Sono contento e onorato di portare alla ribalta di un contesto scientifico mondiale di grande valore come quello di ISPCAN il tema degli ‘orfani speciali’, attraverso il CISMAI, società scientifica country partner di ISPCAN e partner del progetto Re.S.P.I.R.O. - ha commentato Fedele Salvatore, presidente della cooperativa Irene 95 ente capofila del progetto - Gli orfani speciali non possono essere solo un ‘effetto collaterale’ dei femminicidi: sono bambine e bambini, ragazze e ragazzi, titolari dei diritti fondamentali per i quali, sia a livello nazionale che internazionale, vanno adottate procedure di tutela, protezione e cura fin dai primissimi momenti degli eventi delittuosi, secondo un modello multiagenzia trauma informed che il progetto Re.S.P.I.R.O. ha adottato e promuove sul territorio dell’Italia Meridionale.”

I dati raccolti da ISPCAN mostrano che ogni giorno muoiono 5 bambini a causa di abusi sui minori, che una ragazza su 4 o un ragazzo su 5 subisce abusi sessuali, che oltre 1 miliardo di bambini in tutto il mondo subisce violenza. In questo contesto ISPCAN offre opportunità, accesso e conoscenza ai professionisti impegnati in tutto il mondo a proteggere i bambini dagli abusi e dall’abbandono.

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